lunedì 7 marzo 2016

Oltre la finestra

Sono fuori, sul balcone, le peonie e le mattonelle,
Mentre la luce rosata di un pallido sole ne fa vivere i colori.
Oltre la finestra brilla la falsa immagine di una primavera
Che non c’è, e non ce n’è neanche la promessa.
Dentro casa, e nell’animo mio, vive ancora l’inverno.
Freddo, morto come le foglie e scuro come i miei tormenti.
Odio quella ingannevole illusione di un tempo più mite,
Di un tramonto privo di nubi, di un’estate calda e consolante,
Quando la brama di udire ancora la risacca ed il tepore della sabbia
Si accompagna allo stordito sentimento dell’oblio.
Odio quell’illusione perché tale si rivela ogni volta,
Vinta dal gelido morso della vita che sbriciola la speranza
In fine, impalpabile, polvere che il vento solleva e disperde.
Troppe stagioni sono passate nell’attesa dell’estate, infiniti mandorli
In fiore hanno annunciato giornate più lunghe e notti brevi.
Tante tiepide serate hanno accompagnato i miei sogni per quante
Gelide albe hanno visto un brusco e spietato risveglio.
Non bisogna fidarsi della primavera, l’estate ingannerà; se anche
Si avesse la ventura di viverla, non sarà altro che lo spettro
Della ragione di vivere che ci illudiamo esista.
Quando il caldo, come sempre, arriverà, ormai sarà in ritardo
Ed io ancora Indosserò i guanti, la sciarpa e mi soffierò sulle mani.
Perché del sole non mi fido più.








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